Lo Studio Legale pone attenzione a tutta la normativa penalistica legata al diritto del lavoro.
L’ambito penale del lavoro ricopre diversi aspetti che vanno dalla responsabilità del datore di lavoro sino al risarcimento per il danno patito dal lavoratore a seguito di un infortunio o, anche, nell’ipotesi di morte con conseguente riconoscimento del danno agli eredi.
La vigente tutela penale del bene giuridico dell’integrità psicofisica dei lavoratori risente della scelta di fondo, compiuta dal legislatore, di far ruotare la disciplina delle azioni e degli strumenti volti al contrasto degli infortuni sul lavoro sul concetto di prevenzione dei rischi connessi all’attività lavorativa. Il perno del nuovo sistema di sicurezza aziendale è rappresentato dalla procedimentalizzazione dell’obbligo di programmazione della prevenzione globale dei rischi, gravante, in primo luogo, sul datore di lavoro, e scandito nelle fasi della valutazione dei rischi medesimi nonché della redazione del documento di sicurezza aziendale, predisposto con la partecipazione necessaria delle altre figure sulle quali il
d.lgs n. 81/ 2008 ripartisce l’obbligo di sicurezza, vale a dire il responsabile del servizio di prevenzione e prevenzione nei luoghi di lavoro, il medico competente, nelle imprese soggette a sorveglianza sanitaria obbligatoria, ed il rappresentante della sicurezza dei lavoratori.
L’avvocato Roberto Loizzo garantisce assistenza e la difesa in ambito penale con riferimento ai reati connessi al diritto del lavoro, come le fattispecie di reati connessi al fenomeno del mobbing, nonché reati inerenti la sicurezza del lavoro, e quelli legati alla intermediazione illecita e sfruttamento (c.d. reato di caporalato).
Attraverso l’ausilio dell’Avvocato Pasquale Trigiante (vedi scheda professionista) lo Studio Legale garantisce assistenza per il risarcimento erogato dall’INAIL per il danno biologico e/o patrimoniale riconosciuti al lavoratore per la perdita dell’integrità psicofisica in seguito ad infortunio o all’insorgere di una malattia professionale in base a quanto stabilito dall’ art. 13 del DLGS n. 38/2000.
Tali disposizioni obbligano infatti l’Inail a indennizzare qualunque danno permanente dell’integrità psicofisica del lavoratore (a partire dal 6% di invalidità), anche se tale danno non ha conseguenze patrimoniali.